IL CONCERTO DELLA FANFARA A SANTA SEVERA
Con un appuntamento che ormai si rinnova per il quarto anno, la Fanfara della Polizia di Stato, diretta dal maestro Secondino De Palma, è stata in scena ieri sera alle 20,30, al Castello di Santa Severa, località del litorale laziale, con un concerto all’insegna del nostro motto “Esserci sempre”. Lo scopo della manifestazione è quello infatti di diffondere un messaggio di legalità e giustizia attraverso la musica. Il concerto, presentato dalla giornalista Rai Maria Antonietta Spadorcia, si inserisce nell’ambito della rassegna di eventi “Vivi il Castello delle meraviglie”. Il concerto a santa severa del 2021I 50 musicisti della Fanfara hanno diffuso i valori della Polizia di Stato – legalità, sicurezza, rispetto e giustizia – attraverso brani famosi come Rocky, La vita è bella, Con te partirò, We are the champions, per elogiare i nostri campioni delle Fiamme oro che, alle Olimpiadi di Tokyo, hanno vinto 20 medaglie, e tanti altri tra cui non è mancato un medley per ricordare la regina della tv italiana Raffaella Carrà che ci ha lasciato qualche mese fa e un ricordo del maestro Franco Battiato scomparso nel maggio scorso. Non sono mancati neppure la marcia d’ordinanza della Polizia di Stato “Giocondità” di Giulio Andrea Marchesini che ha aperto la manifestazione e l’Inno nazionale, “il canto degli italiani” di Michele Novaro che invece ha chiuso l’evento. Il concerto a santa severa del 2021Tra gli ospiti il campione olimpico Massimo Stano, oro a Tokyo2020 nei 20 chilometri di marcia e la campionessa olimpica Maria Centracchio vincitrice della medaglia di bronzo nel judo. Sul posto era presente anche una rappresentanza dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato sezione di Ostia Lido con il Segretario di Sezione Francesco Bucci e 2 operatori in divisa operativa. Sin dal pomeriggio i visitatori hanno potuto ammirare i veicoli storici usati nel dopoguerra, l’Alfa Romeo 1900, conosciuta come la “Pantera dagli occhi gialli” e l’Alfa Romeo 1600, protagonista dei film polizieschi degli anni ’70 e, inoltre, la Fiat 1100 conosciuta come "Musone".